Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».
Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”
L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?
Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:
1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’
Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.
Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.
Ombre Luci Sfumature
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Immagine=sensazioni + stato d'animo/atteggiamento
la variabile fondamentale della formula siete Voi stessi.
Ghost
Una bimba guarda il mare , forse la tempesta sta finendo o forse un' altra è in arrivo, chissà!
RispondiEliminaMa chi scruta la bambina è dietro il vetro di una finestra e osserva il suo stato d animo, forse ci vorrà un po' di tempo prima che possa ritrovare il sorriso spensierato di prima, ma dentro di sè , c' è ancora tanta fiducia perchè sa di non essere sola....
M.
Il mare in tempesta(oggi), mi trasmette "malinconia", mentre l' atteggiamento della bambina che guarda il mare :"dolcezza".
RispondiEliminaIl mio stato d' animo trova il punto d' incontro e pace , quando s' intreccia con la dolcezza della bambina ....
Il risultato finale è che quest' immagine mi lascia una voglia incredibile: andare incontro alla bambina e abbracciarla per sentire e gustare tutta la sua tenerezza e il suo sguardo pensieroso!
stato d'animo=nostalgia e rimpianto
RispondiEliminaCome vorrei tornare indietro nel tempo...guardare il mare con gli occhi fiduciosi e sognanti di una bimba..vedere solo la bellezza di un mondo sconosciuto...intuirne il mistero.... e non avere paura...
Il Mare. "Complesso delle acque salate che coprono gran parte della superficie terrestre...
RispondiEliminaIl commento integrale è stato pubblicato fra i 'Commenti D.O.C'
non sono nel mio pc.non sono nella mia casa, non sono nella mia città, ma siamo sotto lo stesso cielo, vediamo la stessa faccia della luna e vediamo la stessa bimba che gurda il mare...è lì e tutti i giorni aspetta, guarda in lontananza, aspetta con grande serenità, perchè sà, perchè è certa che rivedra' come allora, come le è stato promesso..basta crederci, chiudere gli occhi...in lontananza, lì, dove mare e cielo sono una cosa sola, dove il sole si tuffa e lascia posto alla luna perchè rifletta la sua luce argentata, spunta il suo tenero amico...flop, flop, flop..si avvicina sempre di più, la chiama..con il suo linguaggio.. salta, scompare sotto l'acqua, si avvicina alla riva, "eccomi, sono qui!" dice la bimba allungando la manina. Flop si avvicina così tanto che "Gaia"in un attimo si ritrova sopra, a cavallo..e stringe forte forte la sua pinna!! "Sei qua, come sempre, per farmi sognare"...Ancora un tuffo e via!! Il gioco fra i due amici prosegue là, da dove si era fermato tempo prima..ogni tanto la manina di gaia sfiora il muso del delfino teneramente e flop percepisce il calore di una amicizia lontana e vicina.. come se il tempo si fosse fermato e non ci fosse più nè ieri e nè oggi... "Allora,Gaia,dove andiamo?" .."Nel tuo castello! "Risponde la piccola con vocina frizzante.."Li,li,segui i cerchietti che il sole disegna sull'acqua".."Flop,flop,dentro la testa e fuori la coda, fuori la testa e dentro la coda... do, re, mi, sol, là... questa è la vita che tanto ci dà...fa, sol, mi, re, è cosi' bello sembra essere re"..E cosi tra un tuffo e l'altro i due amici nuotavano verso il castello, cantando e giocando con i piccoli cerchi di luce che il sole aveva disegnato sull'acqua per loro e per tutti coloro che sanno amare ed apprezzare le piccole grandi cose... Quella bimba è un pò in tutti noi e sà che quando volge lo sgurdo all'orizzonte, lì dove mare e cielo sono una cosa sola, flop flop, arriva per farci ancora sognare...
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