parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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Ghost

mercoledì 1 aprile 2009

GH0205 La menzogna

fotostereogrammaL'immagine-foto, come si suol dire, parla da sola. ma che dite? non vedete niente? Siete fortunati: se non la riconoscete non l'avete mai incontrata prima. E' la menzogna, anzi di più, è la menzogna reiterata, sostenuta da chi si dichiara sincero, che non tocca chi abbocca, che può ferire chi la scopre. Ma, se sapete giocare al gatto col topo, può essere divinamente gustoso svelare e denudare lentamente l'abbietta persona.
Ancora non la vedete? Concentratevi. Dentro ognuno la menzogna, la più grande, è associata a un volto ben definito. Si, ecco ora la vedete. E' proprio lei. E' la menzogna. Quella con la M maiuscola.

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