M002 § SGUARDI
Lo sguardo , uno anzi due-tre-centomila....quante volte cambiamo il nostro sguardo? Tantissime volte e spesso non ce ne rendiamo conto! Non sempre abbiamo la consapevolezza di un determinato sguardo e ci sorprendiamo quando ci chiedono "Perchè mi guardi così?"
Spesso nascondiamo il nostro sguardo per non rivelare le nostre emozioni o tradire uno stato d'animo! Altre volte non siamo così bravi e lo sguardo ci tradisce, lasciandoci nudi, indifesi, quando purtroppo è ormai troppo tardi per inventare o cercare strategie di difesa!
Pesino gli animali hanno i loro sguardi! Così i vecchi, le donne, i criminali, i pazzi, i figli, gli amanti, i bambini, i geni, le madri, i nonni, le prostitute....i potenti ma anche i perdenti.
Dietro ad ogni sguardo c'è un potere, subdolo ma efficace, sottile ma penetrante, una chiave per aprire ed entrare nel cuore delle persone ma allo stesso modo uno sguardo può violare e ferire, rubare o calpestare fino ad uccidere, annientare, bruciare per tutta la vita, senza mai abbandonarti.
Ma c' è anche uno sguardo fatto di dolcezza che arriva dritto all'animo, scalda e incoraggia, teneramente sostiene e calma come una quiete dopo una tempesta, è caldo come un abbraccio, spesso è un miraggio incontrare sguardi simili, utopia o fantascienza, ma come ogni cosa rara è così prezioso che quando lo trovi lo riconosci subito, non lo dimentichi mai più e lo custodisci dentro di te.
Ogni immagine è molto di più della rappresentazione di un soggetto. E' uno sguardo rivolto verso noi.
RispondiEliminaNel silenzio ci interroga, chiedendo: hai visto?
Cosa ci sia da vedere, poi, è assai semplice: lo abbiamo dentro. Le immagini ci guardano e quello sguardo ci sollecita, abraccia ogni cultura e ogni esperienza riportandoci al nostro linguaggio primordiale e sincero: l'emozione. Sappiamo guardare negli occhi l'emozione? Solo sostenendo il suo sguardo essa si fa vita nella nostra vita. Uno sguardo non sincero può ingannare gli altri, ma uno sguardo interiore non sincero è un bluff contro noi stessi.
...e poi oltre a questo amato blog c'è la quotidianità, sono quasi le due, devo dare...uno sguardo al bollito. Un saluto a tutti.
Franca
Sguardi. Questo post capita proprio in un periodo in cui mi sento addosso uno sguardo insistente anche lungo le vie dei commenti. Ancora quello sguardo non l'ho affrontato anche se sento che mi chiama. Paura? forse. Agitazione? tanta. Ma ora annego ipnotizzata nello sguardo del bimbo ed è dolce naufragare in questo mare. Ciao Ghost(aiuto!) e benvenuta Miriam.
RispondiElimina1 inquietudine/fuga
2 dolcezza/disponibilità
Paola R.
Camminando per strada, a volte, incontro visi, espressioni, Sguardi che mi fanno paura. E non so perché. È come se fossero ami gettati con lenze invisibili giù dal pozzo dei miei occhi. E non so cosa vadano a pescare, dove vadano a incagliarsi. So solo che qualcosa tira, e non viene fuori, resta lì, minaccioso nel suo silenzio, come un fantasma beffardo, ancestrale e arcano. È la minaccia di certi dolori, non so, la caducità della vita, che si sgretola in maniera ineluttabile e inesorabile. Forse ciò che mi fa paura è leggere l'assenza della speranza nelle persone. Non mi si può uccidere la speranza.
RispondiEliminaNe ho bisogno come dell'aria per respirare e la ritrovo negli occhi di un bimbo.
paura/fuga
speranza/apertura
Giulietta (SS)
Può accadere. Un secondo. Due sguardi che si specchiano in un attimo di reciproca lettura-scrittura e, indelebile, permane la traccia di un incontro.
RispondiEliminaSarei perfino capace di non parlare di filosofia per un giorno purchè quell'incontro durasse ben più di un attimo.
malinconia/inseguimento anzi no, speranza/combattività anzi no, dominante? Paolite acuta.
Ciao Paola e ciao a Ghost e ciao a Miriam.
Sguardi distratti, sguardi penetranti, indagatori, cattivi, invidiosi, affettuosi, dolci, assenti, sognanti, tristi, felici e lo guardo che più mi inquieta è quello che non vedo:il mio sguardo visto dagli altri.
RispondiEliminaKaty
Purtroppo c'è anche chi male interpreta uno sguardo..e io ne approfitto, come disse un tal Rosario Chiàrchiaro.
RispondiEliminaCiao Ghost da Giulia&Roberto
Ho divorato la storia del povero Rosario Chiàrchiaro immaginando il palcoscenico, i costumi dei personaggi, le scenografie, l' odore di scartroffie polverose e vecchie....
RispondiEliminaNon posso fare a meno di fare un bell' inchino di ringraziamento per essere "casualmente"... approdati nel porto di clear nuance e con immenso piacere vi dò il benvenuto!
Terribilmente stimolante e affascinante il vostro prezioso sito.
Cara Giulia sapere che ti occupi anche di arte, fa affiorare in me una terribile nostalgia...il SOGNO infranto e conservato in un cassetto: la passione per la Storia dell' Arte e per l' espressione artistica in generale!
Un saluto carissimo a entrambi e...incrociamo le dita(scherzo naturalmente!)
Miriam