# GH0168 Una Cartolina da...
Sognare a tutti i costi
Inviata da Carla (UD) - con commento - Grazie
Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».
Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”
L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?
Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:
1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’
Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.
Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.
Ombre Luci Sfumature
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Ghost
Delusa e amareggiata.
RispondiEliminaSognavo un principe azzurro. Il mio bacio non ha sortito alcun effetto. Analizzo:
-Non sono capace di baciare
-Il mio sogno è irrealizzabile
-Sono troppo brutta per un principe
O forse, forse:
-Questo non è il rospo giusto
Ingoierò il rospo e continuerò a sognare.
Carla - Udine
Ciao Carla, mi dispiace molto per la tua delusione, ma se davvero sognavi il principe azzurro, sei sicura che per il tuo rospo rappresentavi la pricipessa che cercava?
RispondiEliminaNon pensare che il mio commento sia di scherno, ma stento a credere che ancora ci sia qualcuna che "sogna il principe azzurro"....
Non voglio darti nessun consiglio, ma penso che non valga la pena di amareggiarsi la vita per un sogno simile!
Caro Anonimo maschio o femmina? mi spiace che tu abbia letto il commento senza un pizzico di fantasia. Il mio era era solo un modo di interpretare i possibili pensieri della ragazza nell'immagine. Per qualcun altro magari potrebbe essere in crisi perchè non sa cucinare le rane.
RispondiEliminaComunque la mia voleva essere una provocazione verso chi difende a spada tratta la necessità di sognare ad occhi aperti (vedi relativi commenti).
Come dato di cronaca quello del "principe azzurro", rospo a parte, è ancora il sogno ad occhi aperti più frequente nelle adolescenti e non solo. Magari oggi è il cantante rock o il centravanti o l'impresario che si innamora, ti sposa e ti fa diventare velina. Qualsiasi sogno non realizzato potrebbe amareggiare la vita e una volta non realizzato diventa un sogno impossibile, col senno di poi. Investire di razionalità il sognare ad occhi aperti significa spogliarlo dell'identità di sogno e trasformarlo in progetto (più o meno realizzabile). Progettare,sognare nel sonno e sognare ad occhi aperti sono situazioni molto differenti fra loro e la fantasia è di casa proprio in quest'ultima. Bloccare i sogni ad occhi aperti è come uccidere la fantasia. Il problema è non confondere la fantasia con la realtà. Poi esiste anche chi non sa leggere un commento...con fantasia.Ciao. Carla.