parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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La formula del blog :
Immagine=sensazioni + stato d'animo/atteggiamento
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Ghost

sabato 2 febbraio 2008

# GH0162 Una Cartolina da...

gh_0162 inviata da Giulia - La valigia dei sogni - Grazie

4 commenti:

  1. La ragazza inebriata dal profumo persistente delle rose, guarda e accarezza la sua antica valigia di cartone che custodisce i suoi sogni.... Ma sta chiudendo o aprendo i suoi sogni alla realtà? Il suo sguardo sereno e felice quasi estasiata, mi porta a pensare che custodisce e cura gelosamente i suoi sogni con la complicità e la penombra della notte, lontana da sguardi curiosi
    e senza scrupoli.
    Sa bene che i sogni sono anche frutto di fantasia e se ne guarda bene dall' aprire la valigia sotto i raggi del sole, svanirebbero in un istante!
    Forse la ragazza non aprirà la sua valigia neanche ora.....i sogni sono tali se rimangono chiusi nella fantasia!
    Atteggiamento e stato d' animo: Estasi del sognare e magia allo stato puro.

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  2. Quasi sempre , quando si propongono modelli di sognatori sono di tipo femminile, quasi mai anche in ambito pubblicitario i soggetti sognatori sono maschili, forse che il sogno ed il sognare è tipicamente femminile, "roba da femmine"?
    Con questo non credo che i nostri compagni maschi non sognano, ma c' è quasi un tabù e una difficoltà da parte loro ad esprimere i propri sogni, come se fosse sinonimo di debolezza, quasi che l' educazione e la mentalità corrente abbia imposto in modo irreversibile, ruoli maschili e ruoli femminili in rapporto ai sentimenti e al modo di percepirli ed esternarli.
    Quando c' è da "raccontarsi" , quasi mai un maschio riesce a farlo in modo spontaneo e senza riserve....non è dato conoscere o capire quello che sente, al contrario noi femmine o donne come preferite.....non ci curiamo della sintesi , spesso oltrepassiamo anche molte barriere , magari stancando chi ci ascolta...
    A me piace pensare che qualche volta noi donne riusciamo ad avvicinarci al lontano pianeta Uomo e allo stesso tempo sarebbe.....un sogno che
    anche loro riescano, qualche volta ad avvicinarsi al pianeta Donna!
    Ma forse sto sognando....
    Miriam

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  3. Mi piacerebbe sapere cosa rappresenta per Giulia "La valigia dei sogni", dal momento che ha proposto questa bella e misteriosa immagine!
    A me trasmette mistero e allo stesso tempo rimpianto per i sogni che non sono riuscita a realizzare.

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  4. Oggi ho aperto la mia valigia dei sogni, volevo dare una sbirciatina, giusto per vedere se c' erano tutti, ogni tanto faccio l' inventario, anche se poi non butto via niente!
    Più o meno li ho ritrovati tutti in buono stato, ma con mio grande stupore ho visto che uno fra tutti si è fatto largo tra gli altri per venirmi incontro, saltellando qua e la, fino a sfiorarmi il naso in modo curioso ed impertinente.
    Ci siamo guardati fissi, senza dire niente e io piano piano l'ho riconosciuto e ritrovato, è cresciuto insieme a me ma non ha cambiato i suoi lineamenti, la voglia di essere così "infantile", la voglia di giocare...
    Quel sogno vive un po' dentro la valigia e un po' mi accompagna nella vita e nel lavoro...quando so che posso "essere bambina" con i bambini che seguo!
    Fra tutti è il sogno che mi piace di più: "sognare di vivere giocando" trovando felicità vicino ai bambini!
    Spero che non mi abbandoni mai...

    RispondiElimina

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