Ciao Miriam
Dopo aver collaborato alla gestione di queste pagine nello scorso periodo estivo, Miriam ha finalmente deciso di mettersi in proprio.
A lei vanno i migliori Auguri per il suo nuovo blog
Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».
Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”
L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?
Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:
1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’
Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.
Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.
Dopo aver collaborato alla gestione di queste pagine nello scorso periodo estivo, Miriam ha finalmente deciso di mettersi in proprio.
A lei vanno i migliori Auguri per il suo nuovo blog
Grazie per gli Auguri, caro Ghost! Sembra ancora tutto un sogno, qualcosa di irreale, siamo proprio sicuri che "sospesa nel tempo" sia il mio blog? Si, è tutto vero, incredibilmente vero...
RispondiEliminaMa allora sono io che devo i miei ringraziamenti a te, caro e insostituibile Ghost, cosa avrei fatto da sola? Un vero disastro!
I tuoi incoraggiamenti, il tuo sostegno, il tuo voler scommettere su di me e il tuo credere nelle mie (piccole)capacità, hanno fatto si che quel giorno arrivasse, quello di decidere("finalmente"), di volare felice con le mie ali ancora inesperte, in totale libertà nella ricerca di nuove e magiche emozioni, consapevole di dover attraversare e superare tante prove e ostacoli che serviranno per raggiungere e gustare la pienezza interiore, quella che sfiora la felicità!
Un abbraccio forte forte
Miriam