parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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La formula del blog :
Immagine=sensazioni + stato d'animo/atteggiamento
la variabile fondamentale della formula siete Voi stessi.
Ghost

venerdì 7 dicembre 2007

# GH0100/101



3 commenti:

  1. Chi ha detto che la macchina del tempo non esiste? Le due immagini dimostrano esattamente il contrario, la portiamo gelosamente nascosta dentro di noi!
    La prima immagine mostra un giovane uomo che indossa un elegante abito da cerimonia, mentre osserva davanti ad uno specchio se tutto è a posto.
    Alla sua destra lo affianca una donna(sua madre?) , quasi a volerlo sostenere e dividere con lui l' emozione del momento.....
    Qui scatta la macchina del tempo: Nello specchio non vediamo l' immagine riflessa e reale del giovane, bensì quella di un ragazzino molto più piccolo, che abbraccia un cucciolo di cane(lo stesso che nella realtà sta pigramente accocolato e invecchiato sul tappeto ai piedi del giovane uomo, il suo padrone).
    Il giovane uomo si prepara per andare incontro ad un evento importante della sua vita( un' importante cena di lavoro, una promozione in ambito lavorativo, un matrimonio.....?), rivede se stesso proiettato nel passato, rivive con nostalgia episodi della sua infanzia, di quel vivere allegro e spensierato, senza grosse reponsabilità, la gioia genuina e spontanea che lo lega tuttora al suo cane, il legame all' ambiente dove ha vissuto per tanti anni e che probabilmente deve sciogliere per andare incontro ad altre tappe e strade della sua vita.
    La secondo immagine sembra sovrapponibile alla prima.
    La signora vestita di rosa, avanza verso la ragazza(la figlia?), che sembra indossare un abito da sposa.
    La signora ha tra le braccia un velo da adagiare sui capelli della ragazza e anche qui scatta la macchina del tempo :
    La ragazza davanti allo spechio fa un salto nel passato, rivede se stessa come in un film, ricorda l'emozione del suo primo giorno di scuola, la mamma che l' aiuta a fare il fiocco al grembiule, i capelli ordinatamente pettinati e legati dietro alla nuca, il suo primo grembiulino...
    Anche lei deve sciogliere i legami con l' ambiente che le ha permesso di diventare adulta, anche lei come il giovane uomo della prima figura, deve fare un salto nel futuro, prendere altre strade, fare nuove esperienze.
    Il mio stato d' animo e atteggiamento alle immagini: Proiezione e Conferma degli stati d' animo dei personaggi delle figure, Velata nostalgia legata ai ricordi dell' infanzia, Timore di affrontare nuove strade(...).
    (Ammesso che legami così forti e antichi si possano mai sciogliere.....Forse trasformare!)
    Ciao G.

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  2. Sorprendente come si possa vedere un'immagine da punti di vista tanto diversi. A differenza di Malias non mi è passato per la testa che il riflesso nello specchio fosse visto dai figli. Io l'ho subito visto da parte della donna, da parte di me madre. Non riesco però a scegliere se esclamare 'Mi sembra solo ieri che...' oppure 'Caspita, quanto tempo è passato da quando...' Mi rimane un senso di angoscia per una separazione che sembra imminente e ho paura di vivere sull'onda dei ricordi. Inizia così la vecchiaia?
    mamma angosciata.

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  3. Questa immagine sembra tratta da una proiezione di un mio sogno da ragazza...vivere in questo periodo storico...abiti da sogno...una ragazza riceve dalla mamma il suo velo nuziale e, proiettato nello specchio vede il suo futuro...a sua volta mamma con una bimba...la vita che si trasmette e continua...

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