parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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Ghost

domenica 2 settembre 2007

# GH0040

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1 commento:

  1. Questa immagine è così bella che sembra"finta"! Ho sempre desiderato imparare a nuotare e andare sott' acqua senza paura di annegare.
    Guardando questa mamma che porta a cavalluccio il suo bimbo sott'acqua mi trasmette un senso di fiducia e serenità che non so spiegare , il suo sorriso e gli occhi aperti sarebbero per me una meta impossibile da raggiungere....
    Quanto al bambino sembra che sia nel suo ambiente naturale e sembra non percepire la differenza tra lo stare sott'acqua o no, favoloso il suo perfetto adattamento e simbiosi con l' ambiente, direi che provo il desiderio di essere al suo posto!
    Insomma è il caso di una mamma speciale e di un bambino estremamente fortunato!!! Beati loro....

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