parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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Ghost

venerdì 24 agosto 2007

# GH0034

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1 commento:

  1. Commozione. Si, vedendo questa foto insieme con quella di Barbie invecchiata mi sono sentita colpita,affondata e commossa. Ho perso i genitori per un incidente d'auto quando avevo 15 anni e quei 15 anni non erano gli stessi dei quindicenni di oggi. Io giocavo ancora e molto con le bambole. Decidere senza poter scegliere, di crescere, è stato doloroso. Davanti a questa immagine mi sento anch'io in cima alle scale a riguardare il cammino percorso da quando ho abbandonato le mie bambole sul primo scalino. Pensare poi che la mia Barbie sia invecchiata con me mi fa venir voglia di recuperarla da un vecchio baule e riabbracciarla ma ho paura di abbracciare anche la mia dolorosa adolescenza. Caro ghost mi hai quasi sconvolta ma so cosa diresti e.. grazie. Didi - Ge.

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