parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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La formula del blog :
Immagine=sensazioni + stato d'animo/atteggiamento
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Ghost

giovedì 13 marzo 2008

# GH0185


gh_0185

4 commenti:

  1. In genere sono i papà ad insegnare ai loro bambini l' arte di andare in bicicletta....Peccato che per me non è stato così, ho imparato da sola, cadendo e sbucciandomi malamente le ginocchia!
    Guardo l' immagine e il mio stato d' animo è di rimpianto e nostalgia con l' emozione più forte che è quella di attimi e di un tempo che non tornano più.

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  2. Se fossi in te cara Mn non mi dispiacerei poi tanto se hai imparato ad andare in bici da sola. Non e' detto che l'esperienza del padre che insegna ai figli ad andare in bici possa essere sempre positiva. Immagina se tuo padre ti avesse nervosamente cercato di insegnare ad andare in bici, suscitandoti il terrore di sbagliare o cadere e sentirlo arrabbiarsi, piuttosto che impostare la lezione come un nuovo gioco e una sfida piena di fiducia, pazienza e affetto. Sarebbe stato un disastro, non trovi?
    Io ho insegnato pochi giorni fa al mio dolce pupetto ad andare in bici. Avevo paura di non riuscirci, invece ce l'ho fatta. E' stata una doppia vittoria! Grazie G. per questa immagine calda e piena di affetto, spero di aver lasciato anche io nel cuore di Andrea un ricordo caldo che rimanga impresso nel suo cuore nel tempo. Un ricordo caldo come questa immagine che credo e spero tu ci abbia dedicato.

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  3. Ti stavo aspettando cara Silvy!!!
    Concordo con te riguardo alla prima parte del commento ed entrambe sappiamo perchè...
    Aspettavo invece di leggere ed accogliere dalle tue parole la tua emozione per aver insegnato ad A. ad andare in bici...
    Non sei solo tu che "ce l' hai fatta", ma entrambi, una vera doppia vittoria ed è stato bello vedervi!
    Vi ho guardato a lungo quella sera mentre il tuo "pupetto" tentava di volare, prima incerto a zig-zag mentre rideva divertito, poi mentre cercava da te sicurezza e conferma per osare di più e finalmente con più determinazione e come avviene nelle favole, la magia si è compiuta, entrambi avete volato, lui con la sua bici in quella strada che porta al mare, mentre immaginavo il suo sorriso ed il suo sentirsi vittorioso e orgoglioso per aver realizzato quella tappa tanto desiderata e tu "mammina" che correvi col fiatone, spettinata e rossa in viso per la gioia e(anche) per l' affanno della corsa... al suo fianco come la sua ombra, senza più sostenerlo ma controllando il suo volo, bambina come lui, felice come non mai!
    Resterà anche a me per sempre il ricordo di quella sera, confesso mi sono commossa ed emozionata tantissimo....ma basta così....
    Vi abbraccio forte forte!!!!
    Baci e a presto...
    Mm

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  4. Mi sono svegliata pensando ad oggi, giornata di "inizio-primavera", con la voglia di lasciare seppure in modo molto semplice, una piccola traccia, come fanno i bambini quando iniziano a fare i primi esperimenti per dimostrare ai genitori che "ci sono"!
    Ho scelto per la mia pimavera l' immagine del bambino che impara ad andare in bicicletta con l' aiuto importante del padre. Perchè? Perchè vedo in quell' immagine racchiuso il trampolino di lancio per ogni creatura, l'inizio di una grande tappa, l' inizio di una grande ma allo stesso tempo delicata stagione della sua vita, così come fa la primavera con la natura con i fiori-alberi-montagne....è tutto un rifiorire , un germogliare,un risvegliare, un crescere costante e deciso, dimenticando le "paure" e le incertezze.
    Spero che la primavera porti ad ogni bambino nuovi frutti e nuove primizie e per ognuno di noi, entusiasmo e voglia di proseguire il percorso iniziato , senza più il buio ed il freddo dell'"inverno"!!!
    Buon RISVEGLIO a tutti e un po' anche a me!!!! Ciao Dvy...ciao G.
    (Ciccina)

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