parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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La formula del blog :
Immagine=sensazioni + stato d'animo/atteggiamento
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Ghost

martedì 11 settembre 2007

# GH0048

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3 commenti:

  1. Stato d'animo: realtà-sogno-incubo.

    Osservo l'immagine e, più guardo, più mi sembra di scorgervi un non so che di
    familiare...quelle gambe...i topi che circondano o, meglio, assediano i piedi della
    povera malcapitata...la prospettiva ...Eh si! Ora ci sono! Ripiombo nell'ultimo
    sogno-incubo che mi ha visto, purtroppo per me, protagonista di una scena più o
    meno simile a questa: Panico! Eppure non ritengo i topi, animali tanto terribili
    da suscitare "orrore"! Nella realtà della campagna sono una componente naturale dell'
    ambiente, nei cartoni animati si fa il tifo per il povero Jerry, inseguito dallo sprovveduto
    Tom e i bimbi aspettano il topolino, perchè baratti il dentino caduto, con monettine o
    dolcetti.
    Se i sogni hanno origine dalla realtà, dal proprio vissuto, perchè elementi, considerati
    innocui, si trasformano in esseri spregevoli e minacciosi?

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  2. Ciao Anit, non è chiaro se il tuo è stato un semplice sogno o se sei vittima di vera e propria fobia (musofobia) verso i topi. In tal caso consolati: per il 90% dei casi ne soffrono le donne. Parliamo del topo, animale dell'anima, figura ctonia, simbolo dei poteri dell'oscurità, del movimento incessante, dell'agitazione insensata.
    Simbolo della sessualità, dell'oralità, del predominio del sociale rispetto al predominio individuale, il topo è un simbolo provocatorio rispetto alla coscienza piramidale, ben strutturata egoicamente dell'essere umano.
    Il topo rimanda anche all' inconscio tout-court,inteso come madre della coscienza.
    Il topo è anche simbolo del caos, dell'animalità che divora tutto, ogni oggetto affettivamente carico che in cantina, ovvero nell'inconscio stesso, temiamo e nascondiamo: i ricordi dolorosi, i limiti… ma anche le risorse, le nostre origini. Un brulicare di topi è spesso simbolo di un brulicare di piccoli pensieri affioranti dall'inconscio per rodere, minare la costruzione elaborata del Sè.
    Tutti questi sono simboli; l'interpretazione del sogno non è necessariamente legata ad essi ma può essere interessante guardare i topi come piccoli antichissimi simboletti. Nella religione cristiana è simbolo addirittura del diavolo e occorre invocare Santa Gertrude per proteggersi da essi. Dulcis in fundo nel mio lavoro non tratto donne con fobia dei topi..perchè umanamente, fisicamente ne ho paura anch'io. Un Ciao solidale. Angela

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  3. In un post avevo scritto di provare tenerezza nel guardare le immagini di bambini e animali... beh, questa immagine mi ha fatto riflettere non poco sulla mia affermazione precedente...un brivido ha attraversato il mio corpo guardandola...paura??ribrezzo? ebbene si..lo confesso ..io amo gli animali,ma con qualche eccezione...

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