parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


Un Click per saperne di più

Ombre Luci Sfumature




Un click sulle immagini per ingrandirle.
Un click sul titolo del Post per accedere alla sua pagina completa di commenti.
Un click sulle voci 'commenti' o 'posta un commento' per inserire le Vostre considerazioni.
Buona navigazione.


La formula del blog :
Immagine=sensazioni + stato d'animo/atteggiamento
la variabile fondamentale della formula siete Voi stessi.
Ghost

martedì 15 gennaio 2008

# GH00147

gh_0147

1 commento:

  1. Ho letto da qualche parte questa frase:IL SORRISO DI UN BAMBINO DICE PIU' DI MILLE PAROLE..è vero!ma, guardando questa foto penso che sia facile sottoscriverla a caratteri cubitali anche per "IL PIANTO DI UN BAMBINO" ...guardandola non posso che pensare alla mia infanzia e alle tante lacrime che ho versato quando ci siamo trasferiti dal mio paese a Cagliari..piangevo sola nella mia troppo nuova e sconosciuta stanzetta...piangevo a scuola inventando mali fisici per non confessare la mia "nostalgia"piangevo senza poter parlare della mia solitudine di bimba sraricata dal suo mondo piccolo e sicuro di abitudini e amicizie consolidate.. non capivo perchè gli altri componenti della famiglia fossero felici e contenti della nuova vita...un mondo nuovo da scoprire e conquistare che non volevo accettare ...un groviglio di sentimenti e timori che ancora adesso non ho risolto completamente e che raffiorano in alcuni momenti della mia vita...riportando a galla tutte le mie insicurezze e paure ...le stesse che leggo in questi occhi di bimba.
    STATO D'ANIMO PREDOMINATE: CONDIVISIONE.

    RispondiElimina

Al fine di evitare lo spam, I Vostri graditi commenti saranno pubblicati previa autorizzazione da parte dell'amministratore del Blog. Grazie.
.
Per inserire un commento seleziona il profilo Nome/Url
scrivi il tuo nome e se non hai un sito-blog lascia in bianco la voce Url.
.