parole e immagini



Fin da bambini abbiamo imparato o meglio avremmo dovuto imparare, a sviluppare una delle facoltà di giudizio apparentemente più semplici e ad emettere con sufficiente sicurezza la sentenza: « Mi piace - Non mi piace ».

Ben altre difficoltà comporta esprimere un giudizio di “ bello – non bello ” per le implicazioni di ordine estetico-filosofico-culturali insite nella valutazione del “bello” come “intrinseco-oggettivo-soggettivo.”

L’empatia è un’altra facoltà primordiale ereditata alla nascita ma quante persone possono dichiarare di averla nutrita abbastanza da svilupparla fino a “ viverla pienamente” nei rapporti quotidiani?

Dell’esattezza o meno di un nostro giudizio empatico si può trovare conferma solo nella sincerità di chi abbiamo davanti o un flebile riscontro nel suo comportamento reale (non filtrato da una nostra interpretazione). Se l’empatia non è matematica, se le conclusioni non sono certe, se può lasciare dubbi o procurarne nuovi, si può affermare che serva a qualcosa? Il ‘quanto serve’ è direttamente proporzionale a due fattori:

1. quanto ci interessa sviluppare e arricchire le nostre capacità di interrelazione nei rapporti interpersonali.
2. quanto ci interessano ‘gli altri’

Per saperne di più, per utilizzare le immagini come esercizio e dare una mano agli ‘”altri” lavorando su se stessi, percorrete il sentiero verso il faro, salite sulla barca e seguitemi.

Se preferite semplicemente navigare nel mare dei colori, siete e sarete comunque benvenuti.


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Ombre Luci Sfumature




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Ghost

mercoledì 1 aprile 2009

GH00203 Falsità Ipocrisia

Lenta muori della tua ipocrisia in una notte senza fantasia(anonimo)

falsità-ipocrisia:
ascoltate-leggete quello che dico-scrivo, ma non guardate a quello che faccio, a quello che sono.

ipocrisia patologica:
come sopra, ma deriva dal credere di essere davvero come si vorrebbe. (disperata ricerca di consenso anche se falso; incapacità o rifiuto di vedersi e accettarsi per quel che si è realmente.), preda ambita da adulatori e manipolatori.

...e la realtà può essere impietosa o patetica




storia araba

giocare con un ipocrita è come giocare con uno scorpione vestito da gazzella. Corri con lui se ne sei consapevole: lasciare che goda il suo gioco credendoti inconsapevole sarà divertente. Ucciderlo prima di togliergli la maschera sarà poi una buona soluzione, ma riuscire a strappargli il pungiglione prima di togliergliela ti farà godere nel lasciarlo vivere. Saprai di poterlo schiacciare quando vorrai tu, a piedi nudi.

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